Intervista al Sindaco
- Redazione ViviZelo
- 30 set 2015
- Tempo di lettura: 3 min

Cari amici, finalmente i lavori per la realizzazione della nuova scuola elementare sono iniziati! La tempestività nel decidere e nel progettare la struttura, oltre all’ingente contributo da parte di Regione Lombardia, ci permettono di vedere l’avvio di questo “sogno” elettorale. Ma non ci siamo fermati qui: come avevo anticipato sul notiziario di giugno, è in arrivo anche il campo sportivo. Durante il Consiglio Comunale del 30 luglio scorso, senza nessun voto contrario, è stato approvato un piano integrato di intervento che prevede, tra viale Repubblica e il cimitero, la contestuale costruzione di un campo da calcio regolamentare, un campo d’allenamento, tribune coperte, oltre che locali di servizio e spogliatoi e un adeguato parcheggio per auto. Tengo a precisare che la fase progettuale è già a buon punto, tanto che in queste pagine potete già prendere visione dei disegni del centro sportivo. C Sempre in continuazione con il nostro programma elettorale, va a concretizzarsi anche lo spazio per la nuova biblioteca comunale in piazza Italia. Marguerite Yourcenar diceva che fondare biblioteche è un po’ come costruire ancora granai pubblici: ammassare riserve contro l’inverno dello spirito; infatti ritengo che la funzione e il ruolo della biblioteche pubbliche continui ad essere fondamentale. Non tutti possono permettersi di acquistare libri, soprattutto i giovanissimi. Del resto, se riconosciamo la funzione formativa della lettura, non possiamo non sottolineare l’importanza delle biblioteche, che oggi non debbano essere soltanto il posto dove trovar libri; che non offrano solo lo spazio, le strutture e il silenzio per leggerli, ma che diventino un nuovo punto di riferimento come luogo di incontro e di scambio culturale. Un luogo dove organizzare eventi, dotato delle nuove apparecchiature multimediali e tecnologiche, possibilmente aperto anche durante il fine settimana: è questo il modello di biblioteca che vogliamo per Zelo Buon Persico. Non solo nuova scuola, cultura e sport nella nostra azione amministrativa, ma tantissimi interventi di manutenzione e di riqualificazione: da ultimo l’imbiancatura – dopo ben 14 anni – dell’intera scuola media, oltre al ripristino dell’impianto fotovoltaico e alla sistemazione degli accessi; fatemi ringraziare le persone che hanno permesso questo importante e atteso lavoro: i nostri ragazzi Marco, Abdul, Diego, Amerigo e Diego, i volontari del servizio “renditi utile” Pagani, Buratti e Pirelli, coordinati tutti dal geom. Sergio Groppaldi e da Ernesto Baronchelli. Inoltre è stata posta in sicurezza, con la realizzazione di una banchina rialzata, la fermata degli autobus in via Dante e parzialmente sistemata la viabilità di via Cattaneo a Mignete. Nonostante questi positivi e necessari interventi, sono il primo a riconoscere che questo non basta, che c’è ancora moltissimo da fare e che per quanto riguarda il decoro urbano è indispensabile una attenzione quotidiana. Voglio anche tornare sulla spinosa questione dei profughi a Zelo: fermezza e collaborazione, regole e integrazione. Come Amministrazione Comunale siamo sempre stati pronti e decisi nell’affrontare la faccenda, cercando sempre il confronto con l’associazione chiamata a gestire l’ostello per i profughi e, quando necessario, intervenendo con la nostra polizia locale. Oggi possiamo dire di aver ottenuto riscontro alla nostra richiesta di ridurre il numero degli ospiti e di poterli destinare ad attività od iniziative utili per la nostra comunità: ciò è stato possibile grazie al protocollo sottoscritto con la prefettura di Lodi. Prima di concludere, voglio fare un accenno al tema di questo numero del notiziario VIVIZELO, cioè all’associazionismo e al volontariato. Sono tante e ben organizzate le realtà aggregative del nostro territorio, ognuna con le proprio peculiarità e i propri ambiti operativi, importanti per dare vivacità e aiuto alla gente di Zelo, anche se le forze in campo non bastano mai , tengo a ringraziare individualmente coloro che si impegnano per gli altri e per la comunità, invitando sempre più persone a dare il proprio contributo di tempo ed energia.
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